Somiglia a un pellegrinaggio tibetano il percorso pittorico di Andrea Goffrini, totalmente privo di smania di conquista. Si muove in cerchio e tutto torna alle origini. Si sente “un camminatore alla ricerca della bellezza più prossima”. Paesaggi, non- luoghi (“ho sempre vissuto con la valigia in mano”), incroci, figure, un po’ angeli e un po’ fantasmi: i soggetti ricorrenti, che vivono di una luce piena di sentimenti contrastanti. “Il colore - dice - accende sempre una luce e ci rimanda a una vitalità grande, indipendentemente dalle tempeste interiori”. Gioia e angoscia, meraviglia e delusione si intrecciano inesorabilmente come in questi due oli su cartone, montati su legno, “La notte” e “Il giorno”, ossia il buio e la luce dell’esistenza. Classe ‘64, parmigiano, lavora e vive nella casa-studio in pieno centro storico perchè dipingere è un’esigenza vitale, quotidiana. una laurea in pedagogia con indirizzo sociologico, varie esperienze nel settore delle comunicazioni alle spalle, goffrini ha fin dagli anni della giovinezza scelto la via delle immagini per esternare i sentimenti e tormenti. Se c’è un filo che unisce tutto è l’intensità espressiva, calata all’interno di un unico tema: la donna, che è natura, terra da cui tutto si genera. I colori invece sono per lo più quelli della Liguria, sua terra d’adozione: “Lavoro per sottrazione -spiega-, carico di colore e poi tolgo con la spatola e con le mani. Utilizzo olio, tempera ma anche rossetti, matite per il trucco. Sperimento“. C’è qualcosa di primitivo nel mondo pittorico di Andrea Goffrini, una chiara assenza di maestri. Non per questo però mancano accenni, più istintivi che meditati, ai grandi artisti quali Turner, Bacon, Burri, Vedova, Campigli e per venire più vicino a noi, Goliardo Padova
Anno
2021
Tecnica
Dimensioni
Height Cm.
Base Cm.
Supporto
Opera N,
Coll. Privata
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